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1. La Rete.
La "Rete Tumori Rari" è una collaborazione clinica per il miglioramento
dell'assistenza ai pazienti con tumori a bassa incidenza, attraverso la condivisione a
distanza di casi clinici, l'assimilazione della diagnosi e del trattamento secondo
linee guida comuni, il razionale accesso dei pazienti alle risorse di diagnosi e cura
presenti nel territorio nazionale.
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2. I membri della Rete.
La Rete è formata da "membri", che possono essere "clinici",
appartenenti alle varie discipline oncologiche, e "non clinici", cioè esperti
a vario titolo di problematiche attinenti alla cura, alla ricerca e all'organizzazione
dell'assistenza nell'ambito dei tumori rari. Tutti aderiscono alla Rete su base personale,
portando il contributo di una definita competenza professionale e/o scientifica.
L'adesione alla Rete è accettata dal moderatore della Rete e mantenuta secondo criteri
stabiliti per consenso all'interno della Rete
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3. I centri della Rete.
I membri clinici della Rete concordano con il moderatore della Rete e con le proprie
strutture cliniche di appartenenza le modalità con cui queste ultime partecipano
istituzionalmente alla Rete. Per "struttura" si intende un'unità, o articolazione similare,
all'interno di una istituzione sanitaria. Una struttura partecipa alla Rete secondo un
programma di accreditamento e verifica e revisione della qualità. Essa può partecipare come:
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I centri clinici di riferimento possono fungere, nell'ambito della propria competenza,
anche da "centri clinici di consulenza", qualora accettino non solo di seguire
pazienti, ma anche di fornire consulenze su casi clinici ad altri centri della Rete o
all'esterno della Rete, secondo i criteri di buona qualità stabiliti per consenso
dalla Rete.
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4. Indirizzo delle attività della Rete.
Tutte le decisioni rilevanti per il funzionamento della Rete, inclusi i criteri di
buona qualità, sono assunte per consenso all'interno della Rete tra i membri
dei centri clinici di riferimento (multidisciplinari e monodisciplinari), ricercando
sempre la massima ampiezza del consenso. Qualora si addivenga a votazione,
per mancanza di consenso ampio, ogni centro clinico di riferimento esprimerà
un voto. Le discussioni all'interno della Rete hanno luogo preferenzialmente
attraverso apposite "mailing list" in posta elettronica, di cui almeno
una comprende tutti i membri e una comprende tutti i membri dei centri clinici di
riferimento (queste mailing list vengono moderate dal moderatore della Rete).
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5. Moderatore della Rete.
Il "moderatore della Rete" è individuato per consenso all'interno della
Rete, è soggetto alla fiducia dei centri clinici di riferimento ed è
rinnovato o sostituito a scadenze regolari. Egli ha la responsabilità di garantire
il funzionamento del coordinamento clinico e del coordinamento organizzativo della Rete.
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6. Coordinamento clinico della Rete.
Il "coordinamento clinico" della Rete viene allestito, per consenso all'interno
della Rete, presso una istituzione che ospiti un centro clinico di riferimento e di consulenza
e che sia in grado di farsene carico, per esperienza, disponibilità e risorse autonome.
Il coordinamento clinico della Rete mantiene, sotto il profilo logico (indipendentemente
dalla sua destinazione fisica), il data-base clinico della Rete e riceve le segnalazioni
dei casi. Esso provvede a favorire il completamento dell'iter diagnostico-terapeutico dei
pazienti riferiti per "presa in carico", mediante loro opportuno trasferimento
agli idonei centri clinici di riferimento della Rete, tenendo conto delle competenze
cliniche richieste e dell'accessibilità geografica. Provvede altresì
all'evasione dei casi riferiti per "consulenza", attraverso i centri clinici di
consulenza, oltre che direttamente. Tutta l'attività del coordinamento clinico
deve corrispondere a criteri di buona qualità stabiliti per consenso all'interno
della Rete. Il coordinamento clinico è trasferibile per consenso all'interno
della Rete presso altra istituzione, d'accordo con il moderatore, nei tempi e nei modi
idonei a garantire la funzionalità della Rete.
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7. Comitati e coordinamento organizzativo; coordinamento informatico.
Vengono allestiti "comitati" per disciplina, modalità diagnostico-terapeutica
o problematica organizzativa. Di tali comitati fanno parte tutti i membri della Rete che ne
abbiano titolo per disciplina, competenza e/o interesse. Ogni comitato esprime un moderatore
e discute perferenzialmente attraverso una propria mailing list in posta elettronica.
Uno dei comitati deve occuparsi dell'accreditamento e della verifica e revisione della qualità
all'interno della Rete, da attuarsi anche attraverso collaborazioni esterne alla Rete e
indipendenti da quest'ultima. Analogamente, uno dei comitati deve occuparsi del "coordinamento
informatico" della Rete, e il relativo moderatore ha la responsabilità
del buon funzionamento della Rete sotto il profilo informatico/telematico, in accordo
con il moderatore della Rete. I moderatori dei comitati danno luogo con il moderatore
della Rete al "coordinamento organizzativo" della Rete, risorsa virtuale
della Rete che ha la funzione di predisporre, valutare e/o verificare in maniera
interdisciplinare tutte le soluzioni organizzative per il funzionamento della Rete,
sottoposte al consenso della Rete stessa.
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8. Comitato dei garanti.
La Rete si dota di un "Comitato di garanti", formato da non membri della Rete,
che possono essere espressi da enti, società clinico-scientifiche, associazioni
e organismi similari, con il compito di verificare dall'esterno il buon funzionamento
della Rete secondo i suoi scopi originari. Il moderatore della Rete e il moderatore del
comitato di garanzia di qualità partecipano come osservatori al comitato dei garanti.
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Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori - Milano Centro Teleconsultazione Clinica Tumori Rari (ctctr@istitutotumori.mi.it) |